Toyota TS050 Hybrid - 2019

Cette collection est une adaptation de 24H Le Mans ® Le auto delle corsa più leggendaria al mondo Éditeur : Centauria Editore s.r.l. 

LA STORIA TOYOTA NELLE CORSE

L’impegno nelle competizioni ha origine nei primi anni Settanta, quando la Toyota decide di partecipare ai Rally, dapprima affidandosi a strutture europee, poi in modo ufficiale a partire dal 1982. La prima vittoria iridata risale al 1975 al Rally dei Mille Laghi con la Corolla, affidata a Hannu Mikkola e Atso Aho.

Le due TS050 che hanno dominato a Le Mans nel 2018. Con il numero 8 la vettura vincitrice con Alonso, Nakajima e Buemi, prima con 388 giri, seguita a due giri dalla numero 7 di Conway, Kobayashi e López. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

È comunque negli anni Ottanta che la Casa giapponese, una volta omologata la Celica GT-Four, ottiene i più importanti risultati. La vettura debutta nel 1988 e sarà la Toyota più vincente della storia nei Rally. Vince il primo Mondiale piloti nel 1990 con Carlos Sainz (il papà del pilota di F1 della Ferrari della Stagione 2021), e quello Costruttori nel 1993, 1994, 1998 mentre nel 2018 è appannaggio della Toyota Yaris. In totale la Toyota ha vinto 4 titoli come costruttore e 5 per i piloti. Le gare di Endurance sono affrontate a partire dal 1998 con le GT-One che già al debutto a Le Mans si mettono in evidenza con ottimi tempi, ma soffrono di affidabilità. Delle tre auto schierate, solo una termina la gara, piazzandosi al nono posto. L’anno dopo riesce quasi il “colpaccio” benché ancora due vetture si siano ritirate. La superstite lotta sino alla fine per la vittoria arrivando a un solo minuto dalla testa della corsa, quando una foratura compromette l’arrivo in volata, lasciando comunque la vettura integra tanto che, dopo la sosta ai box, si classifica comunque seconda. A fine stagione la scuderia abbandona per concentrarsi sulla Formula 1. Riprende nel 2013 con la nuova TS030 Hybrid (8 cilindri da 3,7 litri), ritiratasi a Le Mans ma capace di vincere tre gare nel Campionato. L’anno dopo a Le Mans va meglio in quanto la TS030 si classifica secondae quarta, mentre nelle gare successive coglie due successi che alla fine valgono il secondo posto tra i Costruttori, dietro all’Audi.

La gara del 2018 ha dato la prima vittoria alla Toyota alla 24 francese. Solo un altro costruttore giapponese aveva vinto a Le Mans, la Mazda a motore Wankel nel 1991.© IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

Per la stagione 2014 viene schierata la TS040 Hybryd che si dimostra ancor più competitiva. A Le Mans, dove è data per sicura vincitrice, non è però fortunata. Dopo essersi assicurata primo e secondo tempo in prova le due vetture non hanno vita facile. La prima è coinvolta in un incidente e deve sostare ben 50 minuti ai box per le riparazioni, mentre la seconda che è in testa deve ritirarsi per problemi elettrici. La vettura riparata ha potuto invece riprendere rimontando fino al terzo posto. La stagione comunque si chiude con la vittoria tra i Costruttori come tra i piloti. Nel 2015 i risultati non saranno confermati causa la supremazia di Audi e Porsche.

La prima Toyota a scendere in pista a Le Mans è la GT-One nel 1998; tre vetture schierate, subito velocissime ma poco affidabili. In foto quella di Martin Brundle, Emmanuell Collard ed Éric Hélary. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

Il riscatto è per il 2016 quando debutta la TS050 Hybrid dotata di un nuovo V6 da 2,4 litri. Dopo un inizio di stagione un po’ sottotono, due vetture sono schierate a Le Mans dove dominano la gara… fino quasi alla fine. Infatti con una sfortuna incredibile, la vettura ampiamente in testa subisce nel finale (mancano solo 6 minuti alla bandiera a scacchi) una sensibile perdita di potenza che causa il ritiro, lasciando via libera alla Porsche, seguita dall’altra Toyota. A fine stagione il bottino è magro con solo due vittorie e il terzo posto nella classifica Costruttori. La maledizione… prosegue anche nel 2017. A Le Mans sono schierate tre vetture allo scopo di battere le Porsche (nel frattempo l’Audi si è ritirata) che in prova danno ancora una dimostrazione di superiorità, ottenendo primo, secondo e quinto tempo. Tagliata subito fuori dalla battaglia una vettura per svariati problemi che la attardano, la seconda – che era stabilmente in testa – si ritira per problemi alla frizione, seguita dall’altra auto causa foratura.

Nel 2018 hanno partecipato 60 vetture e 180 piloti (tre per vettura con turni della durata di due/tre ore). La Toyota TS050 ha vinto anche le successive edizioni di Le Mans. Dal 2021 la classe LMP1 verrà sostituita dalla Hypercar e la Toyota schiererà l’inedita GR Super Sport. 0030. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

La TS050 ancora in gara arriva staccata all’ottavo posto. Ancora una volta il titolo Costruttori sfugge con il secondo posto nella classifica. Nel 2018 si volta pagina, finalmente. Pole-position e vittoria netta della 24 Ore e anche nel Mondiale. Quell’anno, a fine stagione, il ritiro della Porsche lascia da sola la Toyota nella categoria LMP1 tanto che questo porta la Federazione a congelare lo sviluppo tecnico e a unificare il Mondiale 2018-2019 e 2019-2020. L’edizione 2019 di Le Mans ha visto ancora vincere la Toyota con una trionfale doppietta, successo riportato anche nel 2020 (la gara si è disputata a settembre anziché a giugno come da tradizione causa emergenza sanitaria). Ora, finalmente, la TS050 Hybrid è entrata nella leggenda! Altre partecipazioni della Casa giapponese alle competizioni riguardano la fornitura di motori per i campionati Cart e Indy dal 1996 al 2002 con alcune vittorie, e la Formula 1 dal 2002 al 2009 dove, nonostante un budget faraonico, non ha ottenuto alcuna vittoria, ma solo qualche podio.

Il telaio della TS050 è una monoscocca in carbonio progettata dal reparto corse della Toyota, il Gazoo Racing. Il volante è del tutto simile a quelli delle F1 e include i comandi del cambio sequenziale, qui a sette rapporti. © IXO Collections SAS - Tous droits réservés. 

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